Un pò di pennuti dall’Oasi di S.Alessio

Oasi S.Alessio

L’Oasi di S.Alessio, in provincia di Parma, è un luogo splendido per gli appassionati di fotografia naturalistica e non solo; l’oasi, attualmente di diversi ettari, era una zona industriale adibita alla coltura agricola, con la presenza di una fogna a cielo aperto.
Già nel 1973, dopo lunghi e svariati lavori di  riqualifica per creare boschi, stagni e corsi d’acqua al fine di rendere paludosa la zona sono state introdotte alcune specie di volatili, fra cui il cavaliere d’italia e altri volatili migratori che si fermano all’oasi per svernare e spesso nidificare  prima di continuare il loro viaggio verso sud.
L’oasi è suddivisa in varie zone: tramite vari camminamenti scavati fra le zone paludosi si può accedere a voliere dove vengono ospitati gli animali più rari, oppure feriti, prima di essere reintrodotti in natura. Alcune voliere ospitano esemplari tropicali degni di nota: tucani, colibrì, pappagalli brasiliani,avvoltoi e gallinacci sud americani tipo bee-bep! In questa zona gli animali sono molto confidenti e abituati alla presenza dell’uomo: durante la mia visita ero praticamente solo all’interno dell’oasi, e con stupore un uccellaccio ha scavalcato il recinto e mi ha seguito per tutto il camminamento, beccandomi le scarpe!
Oltre alle voliere la maggior parte dell’oasi ospita garzaie (il luogo naturale paludoso dove nidificano e vivono gli aironi ed altre specie di volatili) e capanni d’osservazione, dove gli animali come aironi cenerini, pellicani, cicogne, folaghe, nitticore e via dicendo sono libere di spostarsi e di far loro quello che gli pare.
Insomma, ecco qualche foto: se per caso vi fate visita ricordatevi di portare più di una compact flash perchè il luogo vi da la possibilità di scattare una tonnellata di immagini! (ancora le sto sviluppando, nonostante la visita risalga a due/tre settimane fa)